Sarnicola e Sernicola verso le Americhe

 


Verso l’Argentina (1850ca. - 1890)

L’emigrazione di componenti delle famiglie Sernicola e Sarnicola verso le Americhe potrebbe essere iniziata già verso la metà dell’Ottocento, ma le prime notizie documentate risalgono a Giuseppe Sernicola (nato a Pollica nel 1828) figlio di Crescenzio (detto Vincenzo) e Annamaria Vassallo, che muore a Buenos Aires nel 1872. Oltre alla data di morte, diligentemente riportata nel registro parrocchiale di Pollica, non ci risulta per ora altra informazione.

Sappiamo poi dei fratelli Michela, Luigi ed Enrico Sernicola, figli di Francesco e Gelsomina Marandino, che da Capaccio emigrano in Argentina nel 1886. Il ramo di Luigi (1856-1931), che sposa a Buenos Aires la conterranea Maria Maddalena Marandino, termina con le figlie Jesus Laura (1898), Ana Carmela (1900), Carmela Estefania (1901) e col figlio Francisco Sernicola (1903-1943) che sposa Eugenia Morel, ma non ha figli.

Da Enrico/Enrique Sernicola (1862-1940), sposato a Mercedes con Luisa Maffei, nascono Miguelina, Carmen, Sara, Maria Luisa, Pedro (sposato con Angelita Gardella, ma senza figli) e Francisco Ernesto: questi sposa Victoria Silveyra dalla quale nascono nel 1930 Ruben Ernesto (suo figlio è Omar Ruben, 1966) e nel 1941 Enrique Ramon, che ha quattro figlie femmine (Victoria Alejandra, Claudia, Blanca Beatrix e Yesica) e quattro figli maschi: Enrique David, Ramon, Ruben Eduardo e Daniel.

Un altro Giuseppe Sernicola (n. Pollica 1861), figlio di Vincenzo e Carmela Vessicchio, arriva in Argentina il 29.6.1887 sulla nave "Bearn" salpata da Marsiglia! A Buenos Aires ha due figli da Carmela Muria, Giuseppe (1897-1976) e Vincenzo (1899-1974), poi però nel 1901 rientra a Pollica con l’intera famiglia, nascono altri figli - tra i quali Arturo (1910-2001) - e nel 1911 sposa Carmela Muria nella chiesa di Pollica. Il secondogenito Vincenzo emigra negli USA nel 1921 (vedi dopo).

Altri Sernicola che arrivano in Argentina sono Antonia (51 anni) nel 1889; e Teresa (39 anni) che arriva nel 1890 con i figli Francesco (14), Bianco (6) e Amalia (4).

Da Laurino Gaetano (nato 1864) di Giovanni nel 1890 sposa a Nueve de Julio Amalia Mos di San Daniele del Friuli; nel 1903 emigra a Pittsburgh (USA).

Anche Pasquale (1874) di Cosimo e lo zio Pietrantonio (1848) da Laurino raggiungono Nueve de Julio e si stabiliscono con le loro nuove famiglie.


Dal Cilento agli Stati Uniti (1891 – 1921) 

I primi Sernicola/Sarnicola emigrati negli USA di cui abbiamo notizia sono Giovanni Sarnicola (23 anni) e la sorella Cristina (14) che arrivano a New York nel 1891 provenienti da Laurino. Sono i figli di Antonio Sarnicola e di M. Grazia Giordano e negli anni successivi altri loro fratelli seguiranno il loro esempio.

Il 7 aprile 1893 arriva invece a New York un Cristoforo Sornicola (39 anni) proveniente da Atrani.

Carmela Sernicola (di 42 anni) e i suoi quattro figli, tutti provenienti da Agropoli, arrivano a New York il 3 giugno 1893 a bordo della nave “Neustria”, salpata da Napoli: la donna ha attraversato l’Atlantico per raggiungere il marito Ferdinando Botti; Carmela rientra poi in Italia e approda nuovamente a New York 3 novembre 1897 con il figlio Gennaro e la nuova nata Angelina.

Del 1897 è l’arrivo di Michelangelo Sernicola (di 26 anni), che dovrebbe essere lo stesso che poi ritorna nel 1901 con la moglie Giuseppa, entrambi provenienti da Agropoli.

Sul “Burgundia” che approda a New York il 14 aprile 1898 si erano imbarcati ben cinque Sarnicola provenienti da Laurino: Francesco con il figlio Luigi di 15 anni; Giuseppe (di 25 anni); Pietrantonio (21) e Angelo (22).  Francesco, quarantunenne, era già emigrato negli USA intorno al 1880, dopo aver sposato a Laurino Maria Elena Cucco: si erano stabiliti a New York, lui faceva il calzolaio e lì erano nati Vincenzo (1882) Luigi (1883) e Salvatore (1885); ma poi l’intera famiglia era tornata a Laurino; ora lui ritorna in America con il figlio Luigi che non ha ancora compiuto 15 anni e che si stabilirà definitivamente a New York, sposando Giuseppina Carelli.  Giuseppe (di 25 anni) intende raggiungere il fratello Giovanni emigrato sette anni prima e a New York sposa Angela Maria Paruolo; Angelo (22) si è appena sposato: la moglie Elena Ippolito lo raggiungerà negli USA l’anno successivo, portando con sé la piccola Marianna di otto mesi. Di Pietrantonio (21) figlio di Diodoro non abbiamo altre notizie.

Nicola Sernicola (43), sposato, figlio di Raffaele, giunge a New York il 28 maggio 1900 proveniente da Serramezzana.

Di Agropoli è invece Nunzio Sernicola (di 24 anni), figlio di Nicola e di Eugenia Giorgio, che arriva nel 1900 ed è diretto a Wilmerding (Pennsylvania). Dopo aver fatto arrivare negli USA tre fratelli, nel 1904 fa ritorno ad Agropoli per restarvi definitivamente.

Ancora da Agropoli giungono a New York con viaggi distinti nella primavera del 1901 Pietro (23 anni), Gennaro (21 anni) e Raffaele (35 anni), quest'ultimo figlio di Gaetano Sarnicola e Maria Benincasa.

Da Laurino arriva nel 1902 Lorenzo (Vincenzo) Sarnicola (di 35 anni), che raggiunge il fratello Giovanni a New York, ma pochi anni dopo è a Montevideo (Uruguay).

Nel 1903 arrivano Luigi (16 anni), Gaetano (38 anni), che da giovane era stato in Argentina e poi era rientrato a Laurino, orasi reca a Pittsburgh; e Baldassarre (20 anni) però presto rientra a Laurino dove sposa nel 1909 Maria Grazia Gregorio. 

In quegli anni sono registrati gli arrivi a New York di altri agropolesi:

Costantino (1878-1950), figlio di Nicola Sarnicola e di Eugenia Di Giorgio, nel 1902 raggiunge il fratello Nunzio a Wilmerding; l’altro fratello Pasquale (1881-1956) arriva a New York il 30 marzo 1904 e raggiunge la Pennsylvania, ma presto ritorna ad Agropoli, dove ha sposato Lavinia Signorelli, e con lei ritorna negli US quando la primogenita Nicolina ha compiuto due anni: nel 1909 infatti la piccola famigliola ritorna a New York e si trapianta a Auburn, dove Pasquale morirà nel 1956; molti discendenti dei suoi numerosi figli (Nunzio, Constantin, Michael Angelo, Emilio, Armand, John Francis, Clyde P.) sono oggi presenti nello stato di New York e negli stati limitrofi.

Nicola Sarnicola (19 anni) arriva a New York nel 1903 diretto a Wilmerding, Pennsylvania dal fratello Giuseppe; Antonia (56 anni) e suo nipote Vincenzo (7) invece si recano a Auburn; Pietro (26 anni), sposato, arriva nel 1905 e dichiara di svolgere l’attività di commerciante.

Si susseguono poi numerosi arrivi di Sarnicola da Laurino: nel 1905 arrivano Diodoro Sarnicola (25 anni) sposato, che vuol raggiungere il fratello Vincenzo a New York, e Salvatore Sarnicola (17) diretto invece ad Astoria dal fratello Luigi, arrivato due anni prima.

Maria Elena Ippolito ritorna ancora una volta a New York il 23 giugno 1905 con la nave “Sardegna” portando con sé le figliole Marianna e Angelina Sarnicola, rispettivamente di 7 e di 3 anni: la donna si ricongiunge così definitivamente col marito Angelo Sarnicola emigrato 7 anni prima da Laurino.

Francesco Sarnicola, di 27 anni, arriva negli USA nel 1910 per raggiungere il fratello Giuseppe a Long Island. La moglie Anna Maria Andriola lo raggiunge ad Astoria nel 1915 con la figlia Maria Grazia, di sei anni.

Vincenzo Sarnicola, sposato di 42 anni, arriva il 28 giugno 1910 imbarcatosi a Genova sulla nave “America”.

Salvatore Sarnicola (22), figlio di Francesco, arriva ancora una volta nel 1911 a bordo della “Astoria” e intende raggiungere il fratello Luigi.

Da Agropoli invece arrivano: nel 1911 Pietro Sarnicola di 26 anni che a New York cerca il cognato Matteo Botti; ad Agropoli lascia la moglie Alessandra Botti, che lo raggiunge due anni dopo col figlioletto Nicola di 2 anni.

Nel 1912 Nicola Sarnicola di 27 anni che viaggia a bordo della “Princess Irene” con la moglie Giuseppa Stabile di 19 anni.

Gerolama Sarnicola, di 26 anni, figlia di Nicola e sposata con Giuseppe Di Pasquale, arriva a New York nel 1913 col figlio Vincenzo.

Nel 1920 Carmine Sarnicola (1886-1876) arriva a bordo della “Dante Alighieri” per andare a Wilmerding dal cognato Angelo Conte: ad Agropoli lascia la moglie Rosa.

Nel 1921 Vincenzo Sernicola (Buenos Aires 1899 - Philadelphia 1974), figlio di Giuseppe (già emigrato in Argentina e ritornato a Pollica), giunge a New York con la moglie Anna Signorelli (sposata il 4 settembre di quell’anno a Pioppi) per raggiungere la Pennsylvania. Suo figlio Joseph R. (1922 - 2009), sposato con Rita J. Olivo fa il gioielliere a Philadelphia ed è il padre di Gina M. (1961) e di Joseph R. (Joe) Sernicola (1957); questi, sposato con Deborah Carol De Stefano, è il padre di MaryJo e di Andrew: vivono tuttora a Philadelphia.

In quegli stessi anni tra il 1880 il 1930 sono registrati arrivi di moltissimi Fernicola (provenienti da Buccino e San Gregorio Magno).

Giuseppe Sernicola emigra da Capaccio nel 1913 dopo aver sposato Maria Vincenza De Filippo,  la quale lo raggiungerà negli USA nel 1921 col primogenito Antonio e dalla quale avrà anche Frank. Antonio o Anthony Sernicola (1913-1994), sposato con Mary La Rocca, ha lavorato alla Firestone di Akron, suo figlio Joseph F. (1942) ha sposato Sandra Sue e ha avuto tre figli: Rosemary, Anthony e Daniel. Frank Sernicola (1927-2000), sposato con Louella Gipson, ha lavorato nell’Arnold Engineering Developmente Center di Winchester (Tennessee): una delle sue tre figlie, Rose Elaine Sernicola, ha recentemente aperto a Cowan (Tennessee) con il marito Steven Pearson, i figli Jarod e Laura un locale chiamato proprio "Sernicola’s" dove si servono piatti di tradizione italiana.


Dalla Sabina agli Stati Uniti (1907 – 1914) 

Solo nel XX secolo comincia l’emigrazione di alcuni Sernicola provenienti dalla Sabina.

Agostino (di 22 anni) e Luciano (29 anni) entrambi da Magliano giungono a New York con viaggi distinti nel 1907.

Poi nel 1909 arriva Antonio (35 anni), figlio di Pancrazio, proveniente da Gallese, con destinazione Pittsburg dove vive il cugino Mariano Casello.

L’anno successivo arrivano Antonio Sernicola (17 anni) e i fratelli Enrico (22 anni) e Giuseppe (23 anni) Sernicola tutti da Magliano. Enrico rientra in Italia per la I guerra mondiale nel corso della quale muore a Timisoara. Il 19 settembre 1919 sbarca a New York Marianna Marruca di Nicastro la quale intende raggiungere Grand Rapids nel Michigan, dove vive il marito Giuseppe Sernicola: porta con sé la piccola Anna di tre anni nata a Nicastro. Giuseppe e Marianna avranno anche un figlio James Sernicola (poi Sarnicola, nato a Grand Rapids nel 1921) che dalla moglie Rose ha i figli Joseph, Marianne e Philip, tutti nel Michigan.

Nel 1913 con viaggi differenti arrivano a New York anche Ugo Sernicola (di 18 anni), figlio di Angelo, da Magliano, coniugato, e Liberato Sernicola (17 anni). Entrambi rientrano in Italia, ma Ugo partecipa alla I guerra mondiale e muore sull’altipiano di Asiago.

Nel 1914 arriva Luciano Sernicola, il quale dichiara di arrivare per la prima volta negli USA, ma a noi sorprende il fatto che sia omonimo, compaesano e coetaneo del Luciano giunto nel 1907: a Magliano ha lasciato la moglie Adele Benedetto e la sua destinazione è il Connecticut (intende raggiungere il cugino Gaspare Annulli che vive a Manchester). Dal 1921 tuttavia Luciano è nuovamente in Italia con la famiglia.

 

Altri emigrati

Ci sono tanti altri Sernicola e Sarnicola che sono emigrati verso terre lontane, come è dimostrato per esempio dalla presenza del cognome Sarnicola in Brasile e in Uruguay.

D'altronde le ricerche non si intendono mai esaurienti ed esaustive: ci scusiamo per le mancanze e le inesattezze in cui inevitabilmente siamo incorsi nelle nostri resoconti. Invitiamo i nostri soci a comunicarci eventuali dati e notizie a loro disposizione per maggiore completezza di informazione.

 

FONTI:

 - (Internet) Le banche dati sugli emigrati Italiani negli Stati Uniti, Argentina e Brasile: Centro di documentazione sulle popolazioni e le culture italiane nel mondo, Fondazione Giovanni Agnelli, Torino. Per l’Argentina: Centro de Estudios Migratorios Latino Americanos, sotto la direzione di Luigi Favero

 - (Internet) The American Family Immigration History Center. The Ellis Island Archives

 - Italians to America: lists of passengers arriving at U.S. ports, 1880-1899, edited by Ira A. Glazier and P. William Filby, Wilmington 1992-1999

Varie informazioni sono state ricavate anche da registrazioni di battesimo e matrimonio negli archivi parrocchiali, da memorie familiari, da necrologi e da altre fonti.